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Cosa scrivere in una newsletter? 7 idee per contenuti coinvolgenti

Cosa scrivere in una newsletter efficace: consigli utili per un perfetto copywriting

Da qualche mese invii con cadenza regolare delle mail alla tua community di clienti, ma non hai raggiunto i risultati desiderati, oppure stai pensando di sfruttare le potenzialità dell’e-mail marketing, ma non hai idea di cosa scrivere in una newsletter?

Riuscire a dialogare in modo diretto con il proprio target di riferimento è molto importante per le aziende e, nel grande panorama delle strategie di marketing che si possono mettere in atto, l’invio di newsletter è non solo il metodo più economico, ma spesso si rivela la scelta migliore per avvicinarsi al proprio pubblico, poiché aiuta a sviluppare una relazione one to one

Se impostate correttamente, le newsletter garantiscono infatti ottimi risultati, contribuendo ad incrementare le vendite e favorendo una relazione più forte tra brand e consumatori.

Si tratta quindi di uno strumento tanto semplice quanto potente, che riesce a catturare l’attenzione del target giusto e che può essere utilizzato a scopi informativi o promozionali. Proprio per questo, il suo contenuto deve essere studiato con attenzione, senza lasciare alcun dettaglio all’improvvisazione.

Vediamo quindi cosa scrivere in una newsletter affinché sia davvero efficace.

7 idee per newsletter dai contenuti efficaci e coinvolgenti

Le newsletter vengono inviate con cadenza periodica a una lista di destinatari che viene pre-costruita anche grazie ai form di iscrizione presenti nelle pagine web del sito aziendale. Analizzando vari esempi di newsletter di successo possiamo facilmente intercettare delle caratteristiche ricorrenti, prime fra tutte la semplicità e l’usabilità

Oggi, infatti, le persone sono letteralmente bombardate da una moltitudine di informazioni, il che porta a due conseguenze:

  • è difficile far emergere il proprio messaggio tra quelli dei vari competitor;
  • la soglia di attenzione degli utenti è sempre più ridotta.

Questo significa che, una volta individuato il target di riferimento e definiti gli obiettivi da raggiungere, per scrivere newsletter efficaci bisogna essere chiari e andare dritti al punto

I contenuti da inviare in un’e-mail possono essere di vario tipo: articoli del blog aziendale, informazioni sul business o promo di un prodotto o servizio. L’importante è definire in anticipo una strategia attraverso la creazione di un piano editoriale scadenzato nel tempo e che sappia sfruttare particolari eventi o periodi dell’anno, come Natale o Black Friday.

Fatto ciò, è bene pensare al testo da inviare.

Ecco quindi cosa scrivere in una newsletter per renderla, efficace e a quali elementi prestare attenzione:

  1. Il nome della newsletter. Individuare il nome giusto per la newsletter può non essere semplice, ti consigliamo però di dedicare tempo a questo passaggio per trovare un nome accattivante, semplice da ricordare e memorabile, che aiuti la tua e-mail a spiccare tra tante. 
  2. Il campo oggetto. È il primo elemento che salta agli occhi destinatari, quindi, oltre ad essere pertinente al contenuto del messaggio, deve anche essere “attraente” per incuriosire e invogliare alla lettura. Evita l’uso del carattere maiuscolo, che online è percepito come “urlato”, così come l’abuso di punti esclamativi, emoji, parole come “gratis”, “guadagnare” e CTA troppo aggressive che possono far sembrare la mail uno spam.
  3. Il pre-header. Alcune caselle di posta e alcuni servizi di e-mail marketing offrono la possibilità di scrivere un sommario con l’obiettivo di incrementare l’open rate, ossia il tasso di apertura dei messaggi. Il pre-header si trova generalmente dopo il campo oggetto e si può scrivere un breve testo perchè lascia spazio solo per massimo 100 caratteri. Devi però fare attenzione a non inserire parole che siano ripetizioni di quelle già scritte nell’oggetto o alcune che potrebbero essere intese come spam. 
  4. Il copy. La newsletter è uno strumento utilizzato per dialogare in modo diretto con i clienti. Il testo del messaggio deve quindi essere semplice e comprensibile, scritto con un tono di voce coerente con quello dell’azienda e in linea con la brand identity e la comunicazione corporate. La regola del “less is more” è fondamentale: una soglia di attenzione bassa richiede messaggi minimali, che conferiscano semplicità al testo e ne migliorino la comprensione, così da aumentare le possibilità che i destinatari compiano l’azione desiderata.
  5. I contenuti multimediali. Se fino a poco tempo fa veniva sconsigliato inserire immagini o video nel corpo della mail perché appesantivano la newsletter andando a incidere negativamente con i risultati della campagna, oggi il trend è cambiato. I contenuti multimediali infatti attirano maggiormente l’attenzione di chi legge, rafforzano il contenuto del copy e hanno un maggiore impatto a livello visivo. Il tipo di contenuto deve essere scelto in base al target di riferimento e in considerazione del tono di voce del brand che ispira anche la grafica della newsletter. Se, ad esempio, la newsletter ha un taglio informativo è opportuno inserire delle infografiche. Attenzione però a non esagerare inserendo troppi elementi che rischiano di togliere spazio al testo. 
  6. Il design e il layout. Dal punto di vista grafico la newsletter deve essere accattivante e rispecchiare lo stile del brand. Il layout, cioè la disposizione di testo ed elementi visuali, deve risultare pulito, favorire la lettura ed essere semplice da navigare.
  7. La call to action (CTA). Si tratta di un invito all’azione, un testo cliccabile da inserire al termine del corpo della mail per spingere gli utenti a visitare un sito web, condividere la newsletter o acquistare un prodotto, in base allo scopo che determina l’invio delle comunicazioni.

Al termine della mail devi poi ricordare di inserire il consenso espresso, che è fondamentale per creare una lista di contatti idonea ed è inoltre obbligatorio, in base alle direttive del Garante della Privacy. L’e-mail marketing deve rispettare le volontà degli utenti e contenere sempre un link per la disiscrizione lasciandoli quindi liberi di scegliere se ricevere o meno le comunicazioni. Nel rispetto della trasparenza, va poi inserito l’indirizzo e-mail di riferimento dell’azienda per eventuali necessità di contatto. 

3 esempi di newsletter vincenti: i casi di Apple, Canva e Airbnb

L’invio di newsletter personalizzate, rispetto a dei messaggi automatizzati, è la chiave giusta per incrementare l’engagement dei lettori, poiché aumenta il livello di efficacia del testo. 

Il modo più semplice per personalizzare un messaggio è includere il nome del destinatario, si possono poi analizzare i dati comportamentali degli utenti dividendoli in gruppi per interessi o localizzazione geografica allo scopo di inviare newsletter ancora più mirate. 

L’attenzione per i dettagli migliora la percezione del brand, ad esempio l’invio di e-mail in occasione del compleanno, magari con sconti o inviti, contribuisce a rafforzare ulteriormente il legame con il proprio pubblico. 

Queste semplici tecniche sono state ben comprese dai grandi brand che inviano newsletter periodiche o in occasione di eventi particolari. Ecco qualche esempio:

  • Apple ha studiato una newsletter in linea con la brand identity aziendale, con fondo bianco, testo minimal a illustrare immagini di prodotto. Vincente è il contrasto tra il nero del testo con i colori brillanti dello schermo dell’iMac e infine, poche informazioni, ma di rilievo per chi è interessato all’acquisto dei prodotti: punti di forza, permuta del vecchio pc, accessori unici a completare l’offerta.
  • Canva, nonostante si occupi di progettare contenuti grafici multimediali, ha scelto di puntare sulla semplicità con testi concreti e senza fronzoli, preceduti da titoli chiari che lasciano intendere da subito il contenuto del messaggio. Il testo è stato distribuito in colonne per facilitare la lettura e dopo la call to action è stato inserito un elemento animato a supporto del testo per incuriosire di più il lettore e spingerlo all’azione. 
  • Airbnb, operando nel settore dei viaggi, ha scelto di far precedere il testo da un’immagine per puntare sul taglio esperienziale. Ai titoli brevi e concisi seguono messaggi scritti in tono caldo ed empatico. La newsletter è stata divisa in sezioni, ognuna dotata di titolo, breve testo e CTA per rispondere a esigenze specifiche, mentre al termine del messaggio, in linea con il tono di voce aziendale, è stata inserita una frase calorosa e amichevole.

E adesso tocca a te creare la tua newsletter dall’effetto wow!

Questi che ti abbiamo elencato sono solo alcuni esempi di come può essere studiata una newsletter efficace. Ovviamente la scelta della grafica e del testo va adattata in base al caso specifico, nel rispetto del tono di voce aziendale e della sua brand identity.

Se anche tu vuoi iniziare a sfruttare le potenzialità dell’e-mail marketing, ma non sai cosa scrivere in una newsletter per creare contenuti di valore per il tuo pubblico, noi di MGvision possiamo consigliarti più di una strategie vincente.

I nostri esperti di marketing, copywriter e creativi sono pronti a studiare per te una campagna di comunicazione efficace, finalizzata al raggiungimento di risultati concreti e monitorabili.

Contattaci per saperne di più, oppure richiedi un preventivo gratuito, il nostro staff è a tua disposizione! 

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