Come far emergere la personalità del tuo brand attraverso gli archetipi narrativi
Brand di fama mondiale, marchi iconici che al solo sentirli nominare evocano immagini, sensazioni ed emozioni specifiche. Ti sei mai domandato cos’è che accomuna grandi aziende come Coca-Cola, Apple, Nike, Dior e Ferrero?
La risposta te l’abbiamo già suggerita: questi brand meglio di altri sono stati capaci di far breccia nel pubblico affermandosi grazie alla definizione di un’identità forte, costruita su valori ben precisi e la proposta, non solo di semplici prodotti o servizi, ma di sogni, modelli e stili di vita.
Come ci sono riusciti? La chiave del loro successo risiede nella comprensione e nell’applicazione degli archetipi narrativi. Nel corso degli anni, infatti, questi brand hanno consolidato la loro immagine con una narrativa studiata per renderli attraenti, unici, immediatamente riconoscibili, pertanto desiderabili. Per raggiungere tale obiettivo hanno adottato una strategia comunicativa capace di creare una connessione emotiva con il pubblico, sfruttando modelli universali in cui si possono catalogare stili comportamentali comuni a ogni cultura.
Ma esaminiamo nel dettaglio cosa sono gli archetipi e in che modo valorizzano il carattere e l’essenza di un brand attraverso la costruzione di una strategia narrativa.
Cosa sono gli archetipi e che ruolo hanno nel marketing
La parola “archetipo” ha origine dalla fusione di due parole greche: arché che significa “origine”, “principio” e típos ossia “modello”, “esemplare”, “marchio”. A teorizzare gli archetipi è stato lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung il quale sosteneva l’esistenza di comportamenti umani inconsci a cui tutti facciamo riferimento quando dobbiamo soddisfare le nostre esigenze primordiali.
A questo proposito, sono stati identificati diversi archetipi, ognuno dei quali è mosso da un desiderio e spinge a un obiettivo preciso.
Fare leva sugli archetipi significa quindi andare a toccare dei meccanismi inconsci e ciò assume particolare rilevanza se consideriamo che, contrariamente a quanto si può pensare, le decisioni di acquisto dei clienti non sono influenzate tanto dalla logica, quanto dalle emozioni dettate dal subconscio.
Gli archetipi, infatti, aiutano a stabilire un legame emotivo con il marchio conferendogli personalità e identità e soprattutto rendendolo più umano grazie all’associazione con caratteristiche proprie delle persone, quali ad esempio carisma, coraggio o seduzione che, inevitabilmente, generano empatia con i clienti. Per fare un esempio possiamo citare l’archetipo del seduttore, scelto non a caso da marchi come Chanel o Haagen Dazs per affascinare e attrarre il pubblico di riferimento.
Nel marketing, gli archetipi vengono quindi sfruttati per identificare una proposta di valore e favorire il posizionamento del brand, ossia la sua percezione nella mente dei clienti.
L’archetypal branding mira a individuare per ogni azienda l’archetipo, o gli archetipi di riferimento, che meglio identificano il marchio, i suoi valori e la sua mission, rivelandosi i più adatti a soddisfare le esigenze dei clienti.
Analizzando la storia dei marchi più famosi possiamo facilmente renderci conto che spesso hanno riscosso successo perché hanno saputo collegarsi ad uno o più archetipi determinando in base a questi lo stile visivo del brand, la grafica aziendale, ma soprattutto lo stile comunicativo e del tono di voce.
Dal saggio, all’eroe all’angelo custode? Ecco quali sono i 12 archetipi di Jung
Gli archetipi narrativi sono modelli universali a cui si fa riferimento per definire personaggi, temi e trame. Nella definizione della brand identity svolgono un ruolo fondamentale, in quanto consentono di definire uno stile comunicativo unico e originale finalizzato a far emergere la personalità del marchio.
Nel brand storytelling, in particolare, permettono di creare una narrazione coinvolgente e memorabile e si traducono in registri linguistici e strutture semantiche, che vengono utilizzate per creare un legame emotivo con il pubblico.
Ma quali sono questi modelli universali in cui le persone possono riconoscersi?
Jung ne ha individuati 12, divisi in quattro gruppi che rispondono ad altrettanti bisogni fondamentali dell’uomo. Ogni archetipo viene mosso in via principale dalla ricerca di:
- stabilità;
- cambiamento;
- indipendenza;
- appartenenza.
Seguendo questa suddivisione possiamo quindi far rientrare i 12 archetipi nelle seguenti categorie:
- angelo custode, sovrano e creatore sono alla ricerca di stabilità e ordine;
- ribelle, mago ed eroe spingono per il cambiamento promuovendo la trasformazione e l’innovazione;
- innocente, saggio ed esploratore ricercano indipendenza e libertà;
- amante, burlone e uomo comune vogliono sentirsi parte di una comunità e puntano pertanto sull’appartenenza.
Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le caratteristiche e i tratti distintivi di ognuno dei 12 archetipi.
- Angelo custode. È una guida altruista su cui si può contare nei momenti difficili. Accoglie le persone facendole sentire al sicuro e le accompagna nel loro percorso ascoltandone i bisogni e prendendosene cura. È l’archetipo ideale per le attività legate alla terza età, alla salute, alla formazione, al no profit. Brand che ha ispirato: Unicef, P&G, Unilever, Amnesty International, Johnson & Johnson.
- Sovrano. È un leader che guida gli altri verso il successo, ricerca l’ordine e il controllo, impone organizzazione. Vuole che gli altri si sentano importanti. È l’archetipo giusto per i settori del lusso, dell’alta moda, per i brand automotive, per gli hotel. Brand che ha ispirato: Mercedes Benz, Rolex, Microsoft.
- Creatore. Incarna il visionario, la persona che vuole trasformare le idee in realtà grazie allo sviluppo di competenze tecniche e artistiche. Trova soddisfazione nel creare qualcosa grazie al suo talento e alla sua immaginazione. Il suo ambiente è aperto alla sperimentazione e alla diversità di pensiero. È perfetto per i settori artistici, del design, del marketing e dell’IT. Brand ispirati dal creatore sono: Crayola, Lego, Adobe.
- Ribelle. Rifugge dalle regole e dagli schemi preimpostati, sfida il sistema muovendosi al confine tra ribellione e illegalità. Mira ad avere scelta e libertà di azione, vuole cambiare ciò che non funziona. Ha uno stile informale e determinato. Questo archetipo è ideale per i settori automotive o della moda. Brand che ha ispirato: Diesel, Virgin, Harley Davidson.
- Mago. Innovatore e scienziato, conosce le leggi dell’universo e le sfrutta per trasformare i sogni in realtà. È promotore di cambiamento e trasformazione, attraverso stratagemmi ed energie positive. Questo archetipo è perfetto per i settori della bellezza, dell’entertainment, della salute e del benessere. Brand che ha ispirato: Dyson, Tesla.
- Eroe. Con forza e coraggio supera le avversità e anche i propri limiti per poter affermare il suo valore. Accetta le sfide e si mette in gioco volentieri, ispira gli altri e mira a lasciare un segno nel mondo. Questo archetipo è ideale per il settore sportivo. Brand che ha ispirato: Nike, Duracell, FedEx.
- Innocente. Positivo e ottimista, lavora per la sicurezza e la felicità dei suoi cari. Crede nell’onestà e nella purezza d’animo, comunica in modo semplice e corretto. I brand che lo scelgono puntano sulla sicurezza, sulla purezza, sulla bellezza interiore, sui buoni sentimenti, sui ricordi legati all’infanzia. È perfetto per i settori della cosmetica, della salute e anche per l’alimentare. Brand che ha ispirato: Kinder, Mulino Bianco, Coca Cola.
- Saggio. Aspira alla verità e pertanto contrasta l’ignoranza e l’inganno. Si distingue per conoscenza e saggezza, per il linguaggio forbito, per l’approfondita conoscenza del mondo. Questo archetipo è ideale per il settore dei media, della consulenza, per le istituzioni, per le aziende che si distinguono per esperienza e conoscenza. Brand che ha ispirato: Wall Street Journal, National Geographic, Audi, Philips.
- Esploratore. È un viaggiatore solitario in cerca di libertà e avventura, per questo si allontana dalle convenzioni e dalla comfort zone. È coraggioso, avventuroso, sempre alla ricerca di nuove sfide, è pertanto l’archetipo giusto per gli sport estremi, l’automotive, i viaggi di avventura. Brand che ha ispirato: The North Face, Subaru.
- Amante. Cerca relazioni autentiche e sincere, mira ad essere speciale per gli altri e a costruire rapporti stabili. I brand che si ispirano a questo archetipo trasmettono passione, sensualità, eleganza, calore e ogni tipo di amore: genitoriale, amichevole, spirituale, familiare. Si adatta quindi ai settori dei viaggi, del lusso, della cosmetica, dell’alimentare. brand che ha ispirato: Lindt, Alfa Romeo, Victoria’s Secret.
- Burlone. Porta leggerezza e divertimento, teme la noia e mira a far emergere il bambino che è in ognuno di noi. È sincero e schietto, trasmette spensieratezza e sfrutta la sua ironia per dire la verità. Questo archetipo è adatto ai settori dei prodotti per l’infanzia, dei dolciumi, dei servizi. Brand che ha ispirato: Fanta, M&M’s.
- Uomo comune. Noto anche come “Amico”, crede nell’uguaglianza e fa della normalità il suo punto di forza. È autentico, sincero, sogna un mondo in cui tutti possano sentirsi apprezzati per ciò che sono, mira a far parte di un gruppo e spinge per la collaborazione. Si distingue per il senso del dovere e la sincerità che preferisce di gran lunga agli status symbol e al lusso. Questo archetipo è ideale per i prodotti di uso quotidiano e che piacciono alla massa. Brand che ha ispirato: Ebay, Ikea.
Come capire qual è l’archetipo che fa al caso tuo?
Adesso che sai cosa sono gli archetipi, puoi sfruttare il loro potenziale in una strategia di brand marketing.
Per scoprire quale di questi si allinea meglio con il tuo brand, parti dai valori e dalla mission aziendale: rifletti su ciò che desideri comunicare e, attraverso un’attenta analisi di mercato, identifica il pubblico ideale al quale intendi parlare. Per creare poi un “personaggio brand unico” puoi combinare più archetipi, giocando sulle loro peculiarità e sui loro punti di forza e delineare così un carattere unico e riconoscibile.
Ma se vuoi rendere la narrazione aziendale ancora più autentica e coinvolgente, lo storytelling diventa uno strumento essenziale. Una volta definiti gli archetipi di riferimento, infatti, dovrai trovare il modo di entrare in empatia con il tuo pubblico e fidelizzarlo.
Come? Attraverso l’individuazione del tono di voce più adatto, da applicare a testi e immagini, che ti consentirà di rendere i valori, l’attività e la storia del tuo brand accessibili e relazionabili.
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